La Psicologia del Debito: il legame tra mente, valore e autopercezione economica

Scritto il 07/11/2025
da Veronica Medda

Il denaro non è mai solo denaro. È memoria, relazione, sopravvivenza.
Nel paper “La Psicologia del Debito” esploro il lato invisibile dell’economia: la dimensione psichica ed emozionale che condiziona il modo in cui accumuliamo, spendiamo e ci indebitiamo.

Ogni debito nasce prima nella mente che nel portafoglio.
Dietro un prestito, un mutuo o un conto in rosso si nascondono convinzioni radicate: il senso di colpa, la paura di non meritare, la necessità di dimostrare. Ho voluto osservare come la biologia, l’economia comportamentale e la psicologia del valore interagiscano nel creare il nostro rapporto con la ricchezza e la scarsità.

Questo studio mostra che il debito non è solo un fenomeno finanziario, ma un sistema emotivo complesso. Le persone che si indebitano cronici vivono in uno stato di adrenalina costante: la sopravvivenza diventa la normalità, e l’assenza di debito genera addirittura vuoto identitario.
Il paper indaga questi schemi biologici e mostra come la mente umana tenda a ricreare cicli di perdita e recupero per sentirsi viva.

Analizzando anche le narrazioni culturali del debito — dal peccato religioso alla colpa morale — il paper invita a una nuova visione: il debito come strumento di crescita, non di punizione. È la coscienza con cui lo usiamo a determinarne la funzione.
Comprendere la psicologia del debito significa riscrivere la propria biografia economica.


Focus: biologia e psicologia del denaro, economia comportamentale, senso di colpa e valore.
Keyword: debito, colpa, valore, autopercezione, economia emotiva.